Quando i capelli hanno bisogno di una riparazione e quando di una ricostruzione? Se si presentano con danni sulla superficie, quindi appaiono stopposi, opachi oppure sono fragili al punto di spezzarsi. Riparazione e ricostruzione sono differenti: «Entrambi sono trattamenti specifici in grado di restituire proteine alla struttura della chioma» spiega Andrea Firriolo, ambassador System Professional. Ma facciamo chiarezza su come si distinguono.

 

La riparazione è il trattamento più superficiale, nel senso che agisce sul fusto del capello: Può risanare la chioma se ci sono carenze di acqua: la si rende più morbida, luminosa, fluida e pettinabile. In altre parole la si reidrata intensamente così da farla apparire più bella.

La ricostruzione è invece un trattamento più profondo, che interviene sulla struttura del capello danneggiato nel profondo: Si tratta di una serie di processi riparatori adatti quando la struttura interna è compromessa. Si ricorre alla ricostruzione soprattutto se sono saltati i ponti di zolfo dei fusti per via di trattamenti chimici o meccanici che hanno fragilizzato la struttura.

Come capire quando una chioma necessita di questi particolari trattamenti? Se le lunghezze sono ruvide e secche al tatto, opache e con le doppie punte, bisogna ricorrere sicuramente a uno di questi due trattamenti

Si può fare un vero e proprio test: Si prende un capello con due dita e lo si tira piano. Se si si spezza, i punti di zolfo sono stati compressi ed è necessario un trattamento di ricostruzione.

Nella nostra sezione dedicata TRATTAMENTI RIPARATIVI troverai alcune soluzioni, leggi le schede e scegli il trattamento più indicato a te.

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